Il Salvatore?!
MASSIMO CALEARO – Il 14 dicembre è oramai prossimo e tutti, chi più chi meno, in Parlamento, si stanno attrezzando, pensando al loro futuro politico. E non solo. Un esempio? Massimo Calearo! L’ex presidente di Federmeccanica, ex Pd ed ex Api, insieme a Bruno Cesario (ex Pd ed ex Api) e Domenico Scilipoti (ex Idv) ha dato vita ad una nuova componente dal nome ‘Movimento di responsabilità nazionale’. Motivo di cotanta responsabilità? Salvare il Paese.
“Confido – ha detto in una conferenza stampa piuttosto caotica a Montecitorio – che il 14 dicembre ci asterremo tutti e tre. Da qui al 14 – ha continuato – speriamo che aderiscano alla nostra iniziativa tutti quelli che come noi hanno profondi mal di pancia nei propri partiti per questo modo vecchio di fare politica anteponendo interessi personali a quelli del Paese”. Quali?
La domanda nasce spontanea, dal momento che gli ‘interessi’ politici di Massimo Calearo in due anni e mezzo di legislatura sono stati molto altalenanti, spesso confusi e comunque distanti dal sentire comune di quel segmento elettorale che lo ha mandato in Parlamento nel 2008, anno in cui, dopo aver valutato diverse richieste di candidature provenienti da più forze politiche, decise di accettare l’invito dell’allora segretario del Pd Valter Weltroni e candidarsi capolista nella Circoscrizione ‘Veneto 1′.
Da quel momento in poi per Calearo – già presidente dell’Associazione industriali di Vicenza, presidente della Federazione delle imprese metalmeccaniche, consigliere d’amministrazione della Banca d’Italia di Vicenza, presidente del Comitato locale di Unicredit e consigliere d’amministrazione dell’Athesis di Verona – è cominciato un vero e proprio ‘errare’ politico: nel 2008, eletto nel Pd, mette piede in Parlamento; nel novembre del 2009, dopo la vittoria di Pierluigi Bersani alle primarie del partito, lascia il Pd, dichiarando, come dimostra un articolo di ‘Repubblica’ pubblicato il 5 novembre, di “non essere mai stato di sinistra” e fonda insieme a Francesco Rutelli, Bruno Tabacci, Linda Lanzillotta, Lorenzo Dallai e Gianni Vernetti il movimento politico ‘Alleanza per l’Italia’; il 28 settembre 2010 abbandona l’Api e si iscrive al Gruppo Misto. Il resto è cronaca di questi giorni.
A rileggere il suo percorso personale – da grande imprenditore a parlamentare di sinistra – e politico – dal Pd all’Api e poi dal Gruppo Misto al ‘Movimento di responsabilità nazionale’ – vengono in mente, pur se con i dovuti distinguo, i celebri versi del ‘Canto notturno di un pastore errante dell’Asia’ di Giacomo Leopardi: “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli?…”.