E’ allarme anche in Italia
Secondo gli esperti, il no del Parlamento americano al piano Bush (con 228 no e 205 sì) ha avuto su Wall Street un effetto più devastante che gli attentati dell’11 settembre 2001: gli indici americani hanno chiuso la seduta subendo il maggior calo giornaliero della storia.Il Dow Jones è arretrato di quasi 800 punti (-777,68 punti), segnando la maggiore perdita in termini di punti della sua storia (-6,98%). Il Nasdaq ha ceduto quasi 200 punti (-199,61), mettendo a segno il maggior calo dal maggio 2000 (-9,14%).
Dopo il no del Parlamento americano, intanto, è allarme rosso in tutta Europa. In Italia il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha subito convocato il ‘Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria’, composto da Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, Lamberto Cardia, presidente della Consob e Giancarlo Giannini, presidente dell’Isvap. Le conseguenze della crisi internazionale sul sistema bancario e finanziario italiano restano “contenute”, secondo il Comitato, ma le preoccupazioni restano tutte.
L’intento del governo è prevenire gli effetti sull’Italia della crisi finanziaria – al momento sarebbero almeno 40 mila i risparmiatori a rischio – che potrebbe aggravarsi dopo che la Camera degli Stati Uniti ha bocciato il piano di salvataggio delle istituzioni finanziarie americane. C’è la legge finanziaria in dirittura d’arrivo e Tremonti vuole conoscere se occorre assumere provvedimenti ad hoc per evitare che la crisi americana possa avere ripercussioni assai negative sulla nostra economia.
La situazione non è rosea. L’Istat ha diffuso le cifre sulla disoccupazione, che, nell’ultimo anno, è cresciuta di un punto percentuale raggiungendo il 6,7% (addirittura il 20% se si confronta il secondo trimestre del 2008 con quello del 2007). Le persone in cerca di lavoro sono perciò 300 mila in più (1,7 milioni in totale).
Dal primo ottobre, inoltre, scatta un rincaro dello 0,8% per le bollette dell’energia elettrica.
Maggiore l’incremento per il gas: +5,8%. Lo ha comunicato l’Autorità per l’energia. La spesa annua delle famiglie aumenterà, dunque, di 3,7 euro per l’energia elettrica e di 61,5 euro per il gas per un totale di oltre 65 euro.