Emmanuel: “Voglio giustizia, voglio le loro scuse”
“Voglio giustizia, voglio le loro scuse. Mi hanno buttato a terra, dato un pugno, ammanettato. Mi hanno messo un piede sulla testa e puntato la pistola in faccia. Erano in due, mi seguivano. Poi si sono avvicinati, uno ha cercato di bloccarmi le mani. Non capivo chi fossero o cosa volessero, non avevano la divisa e io avevo paura. Mi sono spaventato e sono scappato. Mi hanno raggiunto e picchiato. Mi chiamavano negro e in macchina mi colpivano con qualcosa, credo delle bottigliette di acqua. Poi sono arrivato in caserma e mi hanno interrogato. Mi hanno spogliato per perquisirmi. Poi mentre ero nudo mi hanno detto più volte ‘muoviti negro’ e mi facevano andare da una parte all’altra della stanza”.
E’ quanto dichiara in un’intervista a ‘la Repubblica’ il giovane ghanese, Emmanuel, che ha denunciato di essere stato picchiato e insultato dai vigili urbani a Parma.
Il giovane sostiene di aver firmato dei documenti contro la sua volontà: “Mi dicevano di firmare, ma io rispondevo che volevo chiamare mio padre e che senza di lui non firmavo nulla. Mi picchiavano, alla fine ho firmato senza sapere bene cosa”.