Tributo a Dante – Clementino: Nel mezzo del cammin….
In occasione del #Dantedì l’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo presenta lo spettacolo La Commedia al tempo del rap. Clementino dialoga con Dante, un evento che mira a rileggere, attraverso l’interpretazione originale del celebre rapper napoletano, i versi più noti di Dante…
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
Allor fu la paura un poco queta
che nel lago del cor m’era durata
la notte ch’i’ passai con tanta pieta.
E come quei che con lena affannata
uscito fuor del pelago a la riva
si volge a l’acqua perigliosa e guata,
così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.”
Nel mezzo del cammin di nostra vita è il primo verso della Divina Commedia di Dante Alighieri; costituisce l’incipit del primo canto dell’Inferno