Margherita Hack: “Sulla scienza il Papa parla a vanvera”
L’astrofisica e divulgatrice scientifica italiana, Margherita Hack, oltre ad essere una figura prestigiosa nel panorama scientifico internazionale, membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è una persona che non ha peli sulla lingua. Dice sempre con chiarezza quel che pensa. Lo fa anche questa volta, nell’intervista concessa a ‘quinews’, che comincia, e non poteva essere altrimenti, dalle dichiarazioni sulla scienza fatte dal Papa alcuni giorni fa.
Il Papa ha criticato la scienza. Quale il suo commento?
“Mi sembra che parli un po’ a vanvera. Prima di parlare gli toccherà pensare a quello che dice, perché la scienza ha portato enormi benefici all’umanità: oggi si vive di più e si vive meglio. Lui dice ‘la scienza non dà valori etici’: la scienza insegna che siamo tutti membri della stessa razza e, quindi, la scienza, la conoscenza delle persone, va contro il razzismo. Sicuramente, tra gli scienziati, c’è anche chi non fa il bene del prossimo ma questo succede un po’ in tutte le classi sociali”.
Le sue dichiarazioni alle dichiarazioni del Papa hanno suscitato polemiche. Ratzinger ha oltrepassato il limite?
“Certo. L’ho detto prima: parla a vanvera. Si dovrebbe vergognare di quel che dice”.
Precari della Ricerca. Lei ha espresso più volte la solidarietà a chi fa ricerca senza un posto fisso…
“I nostri giovani che fanno ricerca sono preparati e meritano di uscire dalla precarietà. E’ statisticamente dimostrato che sono i giovani che fanno le grandi scoperte. Meritano di vivere in tutta tranquillità. Altrimenti, la fuga dei cervelli continuerà all’infinito. I nostri giovani ricercatori quando vanno all’estero occupano posti di responsabilità e ottengono importanti riconoscimenti, a dimostrazione della loro qualità e della loro preparazione, malgrado i difetti e le difficoltà delle Università italiane. Impedire ai giovani, ai dottori di ricerca, di entrare nella società vuole dire proprio distruggere l’Università”.
Cosa pensa della riforma della scuola della Gelmini?
“Ci sono certe cose accettabili, come ad esempio la maggior disciplina, e altre no, come la riduzione degli insegnanti o l’introduzione del maestro unico, che comporterà anche un minore insegnamento delle materie, quali l’uso del computer e dell’inglese, e quindi una minore formazione degli alunni. Come si fa a dire che aumenterà ad esempio il tempo pieno? Due sono le cose: o il Ministro ha la bacchetta magica o non si dice il vero, perché diminuendo drasticamente il numero dei maestri aumenta, logicamente, il numero dei tagli formativi”.
Come vede Margherita Hack il futuro del nostro Paese?
“Lo vedo nero, perché non si finanzia la ricerca, si fa morire la nostra Università, si tagliano i fondi alla scuola, che è quella che poi prepara le nuove generazioni. Ci stiamo riducendo ad un paese da terzo mondo, ad un paese in via di sviluppo che nega lo sviluppo”.