Altro venerdì nero per le Borse
Giornata nera per le borse mondiali, in una giornata che ha visto gli indici europei raggiungere perdite a doppia cifra, dopo le pessime notizie arrivate dalla Gran Bretagna, dove il Pil e’ arretrato dello 0,5% nel terzo trimestre. La giornata era iniziata con un nuovo crollo delle piazze asiatiche, trascinate giu’ dalle vendite che hanno colpito i titoli delle imprese esportatrici, che risentirebbero maggiormente di un rallentamento di Usa e Ue.Crollano le Borse europee. Francoforte segna un calo del 9% e lo S&P/Mib di Piazza Affari di Milano dell’8,09%. Londra perde il 7,8% e Parigi l’8,5%.
Il profit warning di Sony e il rafforzamento dello yen, ai massimi di 13 anni sul dollaro e di 6 anni sull’euro, hanno affondato la borsa di Tokyo, con il Nikkei che ha perso il 9,60% ed e’ sceso per la prima volta sotto la soglia degli 8mila punti. Il Kospi di Seul ha chiuso in calo del 10,57%, con le azioni Samsung che hanno perso il 13,8%.
La borsa sudcoreana ha perso il 20% da lunedì, il peggior calo settimanale della sua storia. Il Taiex di Taiwan ha perso invece il 3,19% e ha toccato un nuovo minimo di 5 anni. Nonostante le forti vendite sui bancari, Shanghai a fine sessione ha limitato le perdite all’1,92%. Nuovo scivolone per l’Hang Seng di Hong Kong, che ha chiuso in calo dell’8,3%.
Riuniti a Pechino per il vertice asiatico-europeo, i capi di governo di Cina, Giappone, Corea del Sud e dei paesi del sud-est asiatico si sono accordati per costituire un fondo da 80 miliardi di dollari entro il prossimo giugno per poter finanziare interventi anti-crisi nell’area. Il premier nipponico Taro Aso ha intanto affermato che l’economia giapponese “non e’ in cattive condizioni”.
Per i mercati europei, che avevano aperto in forte calo con gravi perdite nel settore bancario, il colpo di grazia e’ arrivato con i dati sul Pil britannico, che ha registrato la prima contrazione in 16 anni. Parigi, Francoforte e Praga sono scese fino a raggiungere un rosso del 10%.
7 banche francesi, nel frattempo, hanno richiesto un prestito da 5 miliardi di euro alla societa’ creata dal governo per fronteggiare la crisi finanziaria. Perdite sopra il 10% sui listini russi. E l’apertura di Wall Street non lascia presagire nulla di buono: i futures sono stati sospesi per eccesso di ribasso.