Ue: sanzioni per i datori di lavoro di immigrati illegali
Allo studio un sistema di sanzioni al datore di lavoro per lo sfruttamento di lavoratori illegali extracomunitari.
Una maggiore protezione dei diritti degli immigrati illegali e l’introduzione della carta blu, simile alla carta verde americana, con la quale autorizzare l’ingresso nel mercato del lavoro europeo di migranti altamente qualificati, queste alcune delle norme che verrebbero adottate dalla Comunità Europea.
Sono oltre otto milioni gli immigrati illegali all’interno dell’UE ed ogni giorno continuano ingressi clandestini alla ricerca di condizioni di vita migliori, molte volte costretti ad accettare lavori di manovalanza sottopagati con orari al limite dello sfruttamento o rischiano di finire tra le file della malavita locale.
La richiesta di lavoratori in vari settori è una necessità per alcuni Stati dell’UE che si trovano allo stesso tempo alle prese con problemi interni di integrazione e di disoccupazione per l’economia sempre più stagnante, l’utilizzo di lavoratori non dichiarati è una distorsione del mercato e della concorrenza, e priva i lavoratori dei benefici e lo Stato del loro contributo al sistema sanitario e pensionistico.
La scelta della sanzione per i datori di lavoro è sicuramente una svolta nella ricerca di una regolamentazione e nel tentativo di proteggere i diritti fondamentali degli immigrati. Il relatore Claudio Fava: “Una delle conseguenze sociali di questo fenomeno è che gli immigranti lavorano in condizioni di vero e proprio sfruttamento, spesso adibiti a lavori poco qualificati e sottopagati …. lo scopo principale di questa direttiva è quello di fermare lo sfruttamento degli immigrati illegali e non di causare l’effetto secondario di ridurre le possibilità ad un extracomunitario di trovare lavoro”.