Mafia, i figli di Provenzano: “Non rinneghiamo nostro padre”
“Se qualcuno dovesse chiederci di rinnegare papà, risponderemo di no. Ma come si fa a pensare una cosa del genere? Bernardo Provenzano è nostro padre, e allora? Basta questo per essere considerati figli di serie B? E pensare che in tanti, di diverse strutture, ci chiesero una collaborazione, pure remunerata per tradire papà”. Lo dichiarano in un’intervista a ‘Il Giornale’, i due figli del boss della mafia Bernardo Provenzano arrestato dopo 43 anni di latitanza l’11 aprile del 2006, Angelo, 30 anni, diploma di geometra, e Francesco Paolo, 27, laureato in lingue. “A mio padre riconosco – continua Angelo – alcune attenuanti. No, non ho da rimproverargli nulla”.