Marcegaglia: “L’Italia ponga il veto a pachetto dell’UE sul clima”
Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia chiede al governo italiano di porre il veto sul pacchetto dell’Unione europea sul clima, che verrà discusso la settimana prossima, se non ci saranno variazioni rispetto ai contenuti previsti. Lo ha ribadito la Marcegaglia spiegando che “l’industria italiana vuole mantenere l’obiettivo della riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 20% da qui al 2020′.
‘La proposta della Commissione europea però – ha spiegato – pone dei costi insostenibili per l’industria manifatturiera italiana. Il governo del nostro Paese, basandosi sui dati della commissione, ha stimato un maggior costo di 18 miliardi di euro annui, un costo del 40% superiore alla media delle industrie degli altri Paesi europei. Siamo fortemente penalizzati’.
‘Il governo italiano – ha aggiunto la Marcegaglia parlando a margine dell’incontro sul futuro del tessile e della moda – sta cercando di predisporre una proposta alternativa che mantenga comunque l’obiettivo sulle emissioni senza aggiungere costi enormi per la nostra industria. Se questa soluzione ci sara’, bene, altrimenti chiediamo al governo di mantenere la sua posizione e di porre il veto nella riunione europea dell’11 dicembre’.
‘In un momento come questo non possiamo assolutamente permetterci che interi comparti – ha aggiunto il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia – escano completamente dal mercato e rischino di morire’.
La Marcegaglia ha spiegato che i settori piu’ esposti agli effetti economici del ‘pacchetto clima’ sono quelli del vetro, della ceramica, della carta e della siderurgia che sono ‘tutti settori che occupano molti lavoratori ed inaccettabile in un momento come questo debbano affrontare dei maggior costi. Insieme alla Confindustria tedesca, che e’ quella piu’ esposta sul settore manifatturiero, abbiamo stimato che la decisione europea potrebbeo portare alla perdita -ha concluso- di milioni di posti di lavoro’.