Buona notizia: 9.000 €uro in più per imprenditori e liberi professionisti
Una buona notizia: il reddito disponibile per gli imprenditori ed i liberi professionisti, nel periodo tra il 2002 ed il 2008, aumenta mediamente di 9.000 euro, se allo stesso tempo quello degli operai e degli impiegati si riduce di circa 1600-1700 euro non è molto positivo per l’economia.
In questo modo il divario tra le fasce sociali cresce ed aumentano le diseguaglianze, questo è quanto si può apprendere dal rapporto Ires Cgil sui salari in Italia ed in Europa anticipato da Agostino Megale, Segretario confederale Cgil e presidente Ires.
Che gli stipendi degli impiegati hanno una crescita in linea con l’inflazione è coerente con le politiche economiche adottate negli ultimi anni, che poi nella realtà sono fermi e continuano a perdere potere d’acquisto è legato alle congiunture internazionali sfavorevoli.
La politica economica dei Governi, ed in particolare dell’ultimo in carica è chiaramente indirizzata a favorire chi concretamente ne trae profitto, e non è chiaro perché si debba cambiare strategia, quando il calo dei consumi è sempre imputabile alle sfavorevoli congiunture internazionali.
Del resto il rapporto fa riferimento ad un arco di tempo 2002 – 2008, non è quindi colpa del governo Berlusconi una tale situazione ed oltre alle efficaci misure già adottate, primi tra i governi occidentali a porre argine alla crisi finanziaria, non si intravvede l’utilità ad aumentare le tasse per altri stimoli economici, il livello degli introiti fiscali e della spesa pubblica è ottimale ed il tenore della spesa è sostenibile anche dagli operai e dagli impiegati, in fondo è un problema di congiuntura internazionale sfavorevole ma basta non andare all’estero e non ci si accorge della propria condizione.