Naftogaz: le accuse russe di furto di gas sono infondate
Kiev. Il Presidente del Consiglio di NAK Naftogaz ha detto che l’Ucraina non ha rubato il gas russo in transito e d’aver soddisfatto tutti gli impegni, dicendo in conferenza stampa: “Le dichiarazioni del vice-presidente del consiglio di amministrazione di Gazprom, Alexander Medvedev, che l’Ucraina ha bloccato le uscite verso l’Europa, che ruba il gas, e che degli otto punti sul confine orientale della Russia per la fornitura di gas ne sia in funzione solo il WAN Sudzha-1400, sono infondate”.
In base a Gazprom i consumatori europei, a causa delle “perdite del gasdotto” in Ucraina dall’1 al 4 gennaio si è registrato un deficit di 65,3 milioni di metri cubi di gas. La Russia ha chiesto di recuperare tal deficit dalle riserve dell’Ucraina. Il capo della Gazprom, Alexei Miller ha detto che il furto effettivo sta aumentando di giorno in giorno, ricordando che se l’Ucraina continuerà a rubare il gas russo, il debito presto raggiungerà miliardi di dollari.
Attualmente è completamente interrotta la fornitura di gas russo attraverso l’Ucraina per la Macedonia, Croazia, Bulgaria, Turchia e Grecia. La Turchia ha riferito che la Russia ha aumentato le forniture di gas attraverso il metanodotto “Blue Stream”, la linea di trasporto che dal sud della Russia, Djubga, raggiunge la Turchia, Samsun, attraverso il Mar Nero, metanodotto realizzato dall’ENI e da Gazprom e completato nella prima metà del 2002.
Il volume delle forniture di gas russo in movimento attraverso l’Ucraina, per la Repubblica ceca è diminuito del 75%, e per la Polonia dell’85%. L’Austria ha comunicato l’arrivo solo del 10% del gas russo.
Nel frattempo la delegazione della Commissione europea che è in Ucraina, su invito dei funzionari di Kiev per studiare i problemi inerenti al transito del gas russo verso l’Europa, ha avuto accesso a tutti i prodotti ad eccezione dei contratti di gas tra Russia e Ucraina, ma pronti a rendere disponibili anche questi se Gazprom ne conviene, in quanto la visione dei contratti richiede il consenso di tutte le parti.