Amnesty International: dall’esercito israeliano “crimini di guerra”

Le operazioni di Israele nella Striscia di Gaza questa mattina hanno colpito la sede delle Nazioni Unite, che ospitava 700 civili sfollati dalle loro case.
La ricercatrice palestinese di Amnesty International Donatella Rovera Calificò parla di “crimini di guerra” negli attacchi di Israele, non è la prima volta che vengono attaccate delle strutture dell’ONU, ma per Amnesty International il bombardamento di “obiettivi civili”, l’indiscriminato uso della forza “nelle zone abitate da civili” ed il divieto di accesso alla Striscia di Gaza “agli aiuti umanitari” sono violazione del diritto, di cui Israele può essere chiamata a risponderne come “crimini di guerra”.

 Nel ventesimo giorno di attacchi israeliani è stato attaccato l’edificio dell’UNRWA, l’agenzia ONU per gli aiuti umanitari per i profughi palestinesi, che ospita anche un centro di formazione delle Nazioni Unita, con bombe al fosforo che hanno provocato un grande incendio nella zona.
Riconosciuti gli eccessi da entrambi le parti, la Rovera ha sottolineato come i combattenti islamisti di Hamas utilizzino le case abbandonate momentaneamente dai civili per i bombardamenti e che nonostante ciò tentano di ritornare alle loro case, il dramma degli sfollati per Amnesty International è sempre più drammatico ed investe oramai decine di migliaia di persone, ma il numero tende a crescere essendo il territorio del sud, del’est e del nord della Striscia di Gaza in gran parte abbandonato, l’associazione umanitaria ha ammesso di non essere in grado di conoscere la percentuale della popolazione che è stata costretta a lasciare le loro case.
Il bilancio drammatico fino ad oggi è di 1033 palestinesi morti e 4580 feriti, da parte israeliana sono stati uccisi 13 persone di cui 10 soldati ed oltre 200 feriti.

 

Vittoria Pirro

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