Cina – Approvate le riforme economiche per gli agricoltori

Il Partito comunista cinese ha approvato un piano di riforme economiche per consentire il commercio agli agricoltori.
Il pacchetto approvato dalla conferenza annuale presieduta dal Presidente Hu Jintao è finalizzato a ridurre, in termini di reddito, il divario delle are rurali rispetto alle aree urbane, divario che si è sempre più ampliato negli ultimi anni.
Le riforme aiuteranno gli agricoltori ad essere più competitivi attraverso la nascita di aziende moderne, mentre oggi le zone rurali stanno vivendo un esodo preoccupante degli agricoltori in cerca di condizioni migliori nei centri urbani.
Secondo la costituzione cinese il terreno è di proprietà dello Stato, per cui le riforme in discussione non dovrebbero comportare la proprietà privata della terra, ma dei meccanismi che permetterebbero agli agricoltori di ipotecare o affittare i loro diritti di utilizzo dei terreni per accedere al credito e poter superare l’attuale fase di micro aziende per lo più individuali.
Il sistema è basato sull’affidamento della gestione e la produzione di terreni agricoli di proprietà pubblica ai singoli nuclei familiari attraverso contratti a lungo termine.
Certo che lo scopo di raggiungere un reddito annuale di $ 1200 nel 2020, ossia raddoppiare l’attuale reddito di 4.140 yuan ($605) la dice lunga sulle attuali condizioni.
Esistono ancora 15 milioni della popolazione rurale in assoluta povertà. Ma ai dirigenti preme rafforzare la posizione del settore agricolo per una messa in sicurezza alimentare di 1.300 milioni di cinesi.

Anna Palmisano

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