Les Echos: “Merci Silvio”

Ecco adesso è ufficiale con il “Merci Silvio” del quotidiano economico francese Les Echos, forse qualcuno in Italia capirà il “regalo” che abbiamo voluto fare ai cugini transalpini in nome della “nostra italianità”. Di seguito l’articolo di Les Echos:

Merci Silvio
[13/01/09]

Come si dice “finalmente” in italiano? Dopo più di due anni di una saga continua segnata da montaggi abortiti, interventi politici e colpi di teatro intempestivi, Air France-KLM è finalmente riuscita ad entrare nel capitale di Alitalia. La tenacia di Jean-Cyrill Spinetta, il suo presidente, ha dato i suoi frutti. E anche se non si tratta di un matrimonio in buona e debita forma, la data è senza dubbio da segnare come una pietra miliare.

Poiché in definitiva: con l’acquisizione di una partecipazione del 25%, la società franco-olandese assicura la propria posizione nel mercato aereo europeo in una delle più redditizie. Si rafforza la priorità di accesso a un vasto bacino di oltre 24 milioni di passeggeri, quasi 11 milioni di viaggiatori internazionali. E, con Roma, ha una nuova ancora sul continente delle sue piattaforme complementari (hub) di Amsterdam e Parigi.

……….Con questo accordo, Air France-KLM taglia l’erba sotto i piedi di Lufthansa, che potrebbe essere considerata una cresta di Berlino-Vienna-Milano. Nella gara per la supremazia, il gruppo ha anche la velocità della British Airways, che sta lottando per concludere un’alleanza con la spagnola Iberia. Soprattutto perché, a partire dal 2013, la franco-olandese potrebbe aumentare la sua partecipazione in Alitalia e un vero pan-europea integrata.

Non male per un prezzo di transazione, limitato a 300 milioni di euro, dopo tutto, rimane ragionevole. Con il senno di poi, si può anche chiedere se Silvio Berlusconi non ha fatto una dimostrazione di Air France-KLM nel mese di aprile 2008, quando egli fece deragliare il progetto di acquisizione di Alitalia per 1,5 miliardi di euro nel nome di “italiano”. Dopo tutto, la società che si è impegnata con il franco-olandese ha già fatto ieri una buona parte della sua ristrutturazione. Questo vettore non è più il malato che ha perso 1 milione al giorno, ma un gruppo con meno debiti ed è più forte dopo la sua fusione con la rivale di Air One.

Resta, ovviamente, la gestione delle relazioni con i sindacati e le particolarità regionali d’avvio. Ma avendo iniziato cinque anni fa con successo, il gruppo franco-olandese ha dimostrato di sapere gestire tali situazioni imponderabili.

 http://www.quinews.it/2009/01/12/af-klm-avra-il-25-di-cai-alitalia/

http://www.quinews.it/2009/01/09/a-chi-regaliamo-alitalia-bastera-pazientare-un-altro-po-e-lo-sapremo/

Quinews

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