La terra vista dalla luna

“Sono qui per colpa tua.
Se avessi voluto fare esperienza me ne sarei stato a casa.
E lo so che stai pensando …
Be’, amica mia, come dico sempre, ci sono punti
all’interno della mia cameretta che non ho ancora esplorato.”
Simon e Antonella si incontrano in un reparto psichiatrico: lui vittima di un numero sterminato di fobie, lei reduce da un’overdose di allucinogeni. Nasce così un’amicizia travolgente quanto improbabile, che strappa Simon dalla routine della sua “idilliaca” cameretta per spedirlo in Messico, alla ricerca della ragazza, misteriosamente scomparsa da mesi. Unica traccia: una serie di email con cui Antonella, persa tra controcultura e “sciamani di montagna”, cerca finanziamenti per arricchire portatori di handicap, vestire alla moda i senzatetto e sperimentare un turismo sessuale sostenibile. Dove si nasconde Antonella? Ha davvero raggiunto la felicità o è finita in qualche pasticcio? In Messico Simon ha una sola certezza: ha trovato finalmente qualcosa contro cui sfogare la sua rabbia di vivere. Tra birre calde, svedesi in mutande e zapatismo, si scaglierà contro l’universo che sembra aver ingoiato la sua amica: gli ostelli dei backpackers, la “gente da tutto il mondo”, quei viaggiatori dei paesi ricchi che, a colpi di Lonely Planet, si autodefiniscono “indipendenti” e inseguono goffamente percorsi alternativi di vita.
Claudio Morici dà vita a un romanzo esplosivo. Una storia d’amore al vetriolo che restituisce un ritratto esilarante e feroce della nostra società giovanilistica e globalizzata. Dove anche l’anticonformismo è ormai un luogo comune.

La terra vista dalla luna
Claudio Morici
Editore Bompiani. Collana Letteraria Italiana
2009, 224 pp., 17 euro

Quinews

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