Alitalia, le parole amare di Berlusconi
Il comunicato di Palazzo Chigi che riporta la dichiarazione del Presidente del Consiglio in merito all’Alitalia, inizia: “dopo che ieri è andata deserta l’Assemblea degli azionisti Alitalia”; difatti era presente solo chi deteneva il 6,34% dei titoli, fondamentale l’assenza del Ministero dell’Economia che detiene il 62,4% dei titoli.
Certo che i soci avrebbero sicuramente preferito il rimborso dei bond all’85% prospettato a suo tempo da Air France anziché del 30% nel 2012 e senza interessi, come prevede ora la legge di conversione del decreto incentivi.
Esiste un’ipotesi di elevare le misure a favore degli obbligazionisti Alitalia.
Ma le parole del Presidente Berlusconi hanno un sapore amaro per i detentori dei titoli quando dice ” ….avendo presente lo stato della finanza pubblica. Il terremoto dei giorni scorsi ha imposto nuove e prioritarie necessità di intervento dello Stato”.
I piccoli azionisti dell’Alitalia devono pagare per i danni del terremoto?
Ovvero se non ci fosse stato il terremoto la quota di rimborso sarebbe stata diversa?
Ed ancora, è legittimo “giustificarsi” con il tema “terremoto” nell’azione di Governo?
Oggi i piccoli azionisti Alitalia e domani?
Forse solo l’ultima delle domande, con un po’ di pazienza, vedrà risposte.
Il Comunicato di Palazzo Chigi:
«Dopo che ieri è andata deserta l’Assemblea degli azionisti Alitalia, il Presidente Silvio Berlusconi ha dichiarato:
“Le misure a sostegno degli obbligazionisti Alitalia – già stabilite dalla legge del 9 aprile scorso – sono state definite avendo presente lo stato della finanza pubblica. Il terremoto dei giorni scorsi ha imposto nuove e prioritarie necessità di intervento dello Stato.
Pur in questo quadro di doverosa mobilitazione di tutte le risorse pubbliche, il Governo intende mantenere fermo il proprio impegno a favore dei risparmiatori che hanno investito in titoli della società Alitalia, in amministrazione straordinaria.
Raccogliendo quindi sollecitazioni da più parti pervenute, ho messo allo studio l’ipotesi di elevare – soprattutto per i piccoli risparmiatori – le misure dell’intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia”.».