Di Pietro: “Riciclaggio di Stato”

L’Onorevole Di Pietro risponde all’invito del Presidente della Repubblica ad un clima “civile” e denuncia l’ennesimo tentativo di una legge che permetterebbe il rientro di capitali dall’estero di “dubbia” provenienza, dopo la segnalazione di “Repubblica”.

Dal Blog di Di Pietro: « Fatte queste premesse, mi dispiace, sig. Presidente della Repubblica, Napolitano, ma noi dell’Italia dei Valori sentiamo il dovere di declinare il suo nuovo appello “dopo la tregua per il G8, ora serve, nell’interesse del Paese, un clima più civile, corretto e costruttivo tra Governo ed opposizione”. Non so cosa ci trovi Lei, ma noi non ci troviamo nulla di “civile, corretto e costruttivo” in questi comportamenti del Governo e della sua maggioranza parlamentare e per questa ragione continueremo a fare opposizione senza sconti alcuno, dentro e fuori del Parlamento».
Le premesse sono relative alla norma che sarebbe voluta nella necessità di fondi per la ricostruzione dell’Abruzzo da presentare in coda al decreto anti-crisi attualmente in discussione in Parlamento che prevede una sanatoria con “esclusione di punibilità” per coloro che, avendo denaro all’estero, provvedono a farlo rientrare in Italia acquistando titoli di Stato (Bot e CCT).
Si parla principalmente di denaro proveniente da evasioni fiscali, falsi in bilancio, bancarotte fraudolente, emissione di fatture false, o ancor peggio traffico di droga, traffico di armi, di organi, di sfruttamento della prostituzione e simili, una potenziale possibilità per mafiosi e camorristi di riportare i loro proventi criminali in casa e di “sbiancarne” la provenienza.

Quinews

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