“Omofobia alimentata dall’ignoranza”
NAPOLITANO – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla Conferenza Internazionale sulla violenza contro le donne ha detto: “E’ facile constatare che sono soprattutto le donne a soffrire, in troppe parti del mondo, della limitazione o privazione di diritti fondamentali “.
“….desidero dire chiaramente che se ci sono fattispecie terribili di violenza – quelle associate a situazioni di conflitto e di emergenza, o a costumi barbarici come quello delle mutilazioni genitali femminili – troppe altre si riscontrano anche in paesi moderni avanzati: la violenza sessuale nella sua forma più brutale – l’aggressione e lo stupro – ma anche le violenze domestiche e le violenze, di varia natura, nel mondo del lavoro.
Dico questo in riferimento, purtroppo, al mio stesso paese. In paesi evoluti e ricchi come l’Italia, dotati di Costituzioni e di sistemi giuridici altamente sensibili ai diritti fondamentali delle donne, continuano a verificarsi fatti raccapriccianti, in particolare, negli ultimi tempi, di violenza di gruppo contro donne di ogni etnia, giovanissime e meno giovani. E ciò nonostante che il Parlamento italiano già da decenni si sia impegnato in una severa legislazione sulla violenza contro le donne, come reato contro la persona, e abbia di recente affrontato anche l’aspetto delle molestie e delle persecuzioni e discriminazioni contro le donne nei luoghi di lavoro.
..In definitiva, qualunque parte del mondo e qualunque paese rappresentiamo in questa sala, dobbiamo sentirci egualmente responsabili dell’incompiutezza dei progressi faticosamente realizzati per l’affermazione della libertà, della dignità, e della parità di diritti delle donne”.
“….Di indubbia attualità è il richiamo alla non discriminazione, cui ci vincola la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che indica tutti i possibili motivi di discriminazione da mettere al bando: il sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le convinzioni personali, le convinzioni politiche, fino, così recita l’articolo 6 della Carta, alla disabilità e all’orientamento sessuale. Quest’ultima, innovativa nozione, va ricordata e sottolineata nel momento in cui l’intolleranza, la discriminazione, la violenza colpiscono persone e comunità omosessuali”.
” La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l’omofobia, fa tutt’uno con la causa indivisibile del rifiuto dell’intolleranza e della violenza, in larga misura oggi alimentate dall’ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dai principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza nazionale democratica.”.