Il Parroco: pregate per il Presidente Lombardo

La lettera aperta di Sonia Alfano, deputato al Parlamento europeo, pubblicata sul proprio sito, merita di essere condivisa per lo sbigottimento che traspare dalle parole per il comportamento del parroco della parrocchia “Santa Susanna”, comportamento che sottolineiamo suscita sorpresa ed indignazione.

«Lettera aperta alla Curia di Palermo
Questa mattina ho scritto una lettera aperta alla Curia Arcivescovile di Palermo, chiedendo dei chiarimenti in merito ad un episodio accaduto ieri in mia presenza:


Alla Curia Arcivescovile e.p.c.
all’Arcivescovo S.E. Mons. Paolo Romeo
Mi rivolgo a Voi in quanto molto sorpresa e indignata da quanto accaduto ieri, domenica 25 aprile 2010, nella parrocchia “Santa Susanna” di Palermo (sita in Via A. Cirrincione 56/B).
Mi trovavo in chiesa per la Cresima di mio fratello, quando ho appreso che la Santa Messa sarebbe stata rimandata di circa 30 minuti per la sostituzione di un parroco. Questa era la motivazione ufficiale, ma in realtà abbiamo atteso il Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Viene naturale chiedersi se ad un cittadino “semplice”, senza cariche istituzionali, sarebbe stato garantito lo stesso trattamento di favore. Mi chiedo perché tutti gli altri abbiano dovuto attendere che il Sig. Lombardo fosse disponibile.
Al Presidente inoltre, è stato riservato il posto in prima fila e gli è stato consentito di avere accanto la coniuge, privilegio che non è stato accordato agli altri padrini. Perché? Che differenza passa tra il Presidente della Regione ed il cittadino agli occhi della Chiesa cattolica?
Ma non è tutto, purtroppo.
La cosa più grave è stato il monito del parroco, che ha invitato l’intera Comunità a pregare per il Presidente Lombardo in virtù del terremoto giudiziario che lo ha travolto, affinché Dio lo illumini dopo le pesanti accuse (concorso esterno in associazione mafiosa) ricevute.
E’ questo il ruolo della Chiesa?
Durante la Santa Messa, ed in una giornata in cui viene celebrato il Sacramento della Cresima, è normale fare mera propaganda politica? E’ normale schierarsi, perdi più con un indagato per mafia? Quale segnale arriva alla Comunità in questi casi?
Non sarebbe il caso che la Chiesa tornasse al Suo ruolo di guida spirituale senza trattamenti di favore nei confronti dei potenti, senza propaganda politica, senza discriminazioni?
Questi episodi offendono la memoria delle vittime innocenti della mafia tra le quali, Vi ricordo, ci sono anche parroci come Don Pino Puglisi e Don Peppe Diana, simboli di ciò che la Chiesa dovrebbe essere e di quale atteggiamento dovrebbe assumere nei confronti del fenomeno mafioso».
Sonia Alfano
Deputato europeo
Membro della Commissione LIBE
Presidente Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia

Quinews

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