Le Regioni aumentano il numero delle pensioni d’invalidità
“Per effetto del trasferimento di piene competenze in materia di assistenza sociale (in base al Titolo V) il numero degli invalidi civili è quasi di colpo passato dal 3,3% al 4,7% della popolazione. La spesa corrente è quasi di colpo passata da 6 a 16 miliardi di euro.
Escluso che in così breve periodo di tempo ci sia stata in Italia una mutazione strutturale sociale così forte, nella forma della proliferazione su vasta scala di patologie invalidanti, è evidente che la causa del fenomeno è stata una causa politica. Una causa rispetto alla quale il ruolo non positivo delle Regioni è stato non marginale“.
Questa la relazione sul federalismo concernente il quadro generale di finanziamento degli enti territoriali dove il ruolo non positivo delle Regioni viene meglio evidenziato: “In Calabria (per la verità un’eccezione) è stato ad esempio necessario incaricare una società di revisione esterna per cercare di ricostruire la contabilità, tanto questa era inattendibile. Alla fine, per ottenere un minimo di chiarezza, si sono dovuti chiudere i tavoli di monitoraggio della spesa sanitaria sulla base incredibile di “dichiarazioni verbali certificate” dei Direttori delle Asl”.