Napolitano invita alla calma, Berlusconi a comprare azioni Eni
Altra giornata nera per le Borse, che continuano a scivolare sempre più giù (Wall Street -7,3%, Tokyo, -9,6%, dopo aver registrato un -11%). I mercati europei riescono a limare le perdite ma la situazione resta difficile. Francoforte e Londra partivano da un -10%, Parigi da un -7%, Milano era partita da -3,57% e dopo un -8% risale intorno al -6,5%. Raffica di sospensioni per eccesso di ribasso con Unicredit sospesa a -14,2%, Intesa a -11,1% Banca Intesa a -10,5%.
In Italia, sulla crisi è intervenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che, in un’intervista congiunta a Osservatore Romano, Radio Vaticana e CtV, invita a “non alimentare allarmismo, che può subito diventare fattore di allargamento della crisi finanziaria”. Napolitano ha sottolineato che la crisi finanziaria “chiama ad un forte senso di responsabilità e da parte degli organi di informazione serve il senso della misura e del limite, la lucida coscienza di come si scrive e si informa”.
“La crisi delle banche e delle borse – ha aggiunto Napolitano – dimostra che si devono stabilire delle regole, delle regole di comportamento, anche di comportamento etico, all’interno delle istituzioni di governo dell’economia. Nel trattato costituzionale, poi messo da parte, nel Trattato di Lisbona, di cui si attende l’entrata in vigore, si parla di ‘economia sociale di mercato’, come formula riassuntiva di un grande sforzo di combinazione tra logiche di mercato e principi sociali. Abbiamo avuto tante discussioni in passato sulle ‘terze vie’, sui possibili momenti di incontro tra capitalismo e socialismo. Occorre – ammonisce Napolitano – lasciare da parte il passato un po’ fumoso di dispute ideologiche di questo tipo: l’economia sociale di mercato é un’esperienza, non é soltanto una sigla”.
Per il presidente del Consiglio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di Napoli, oggi “é il momento di comprare azioni di Eni ed Enel. Dobbiamo essere più forti del panico e della follia: se si hanno delle azioni non bisogna assolutamente venderle, se invece abbiamo dei soldi liquidi io consiglio di comprare quelle azioni che valevano 10 un anno fa e che adesso valgono 2-3-4”.
Uno dei “rischi” possibili della crisi internazionale è che “il sistema si spaventi” e ad esempio “i dirigenti delle banche chiedano un rientro dei loro prestiti alle imprese” ha detto Silvio Berlusconi, che garantisce: “Bankitalia sta intervenendo con messaggi precisi alle banche: no a questa strada”. Insomma, conclude Berlusconi, “le imprese stiano tranquille”.
Anche sul fronte dei consumi, osserva il premier, ci potrebbe essere un calo, ma “niente paura”.
Il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intanto, ha deciso di aumentare l’offerta di Bot a tre mesi: da quattro a sei miliardi di euro con rendimenti ai minimi dall’ottobre 2005. Il rendimento semplice è al 2,354% (-1,874 rispetto all’asta precedente).