Mosca, represso il gay pride

La polizia ha arrestato a Mosca diverse decine di partecipanti ad una manifestazione a sostegno dei diritti gay, poche ore prima della finale del concorso Eurovisione.
Mentre i manifestanti gridavano: “L’omofobia è una vergogna per la Russia” e “parità di diritti per tutti” in una manifestazione non autorizzata, è intervenuta la polizia anti-sommossa che fra i manifestanti ha arrestato anche l’attivista Nikolai Alexeiev, fondatore del sito GayRussia.ru e principale organizzatore della manifestazione, alla vigilia della Giornata mondiale contro l’omofobia di domenica e in modo da coincidere con la finale di Eurovision.
Il “Gay Pride Slave” è stato organizzato nei pressi dell’Università Statale di Mosca, nonostante la sua proibizione da parte delle autorità, il comune di Mosca regolarmente vieta questo tipo di evento e gli attivisti coinvolti sono arrestati ed attaccati dai gruppi nazionalisti che ottengono sempre le autorizzazioni per manifestare.
Andy Thayer fondatore del Gay Liberation Network con sede a Chicago, poco prima di essere arrestato, ha detto: ” Oggi, la loro non è solo la lotta per la libertà degli omosessuali e delle lesbiche in Russia, ma anche per l’anima della democrazia russa ” ed ancora “Se la democrazia è negata agli omosessuali e alle lesbiche in Russia, i russi devono temere per la loro libertà”. Arrestato l’attivista britannico Peter Tatchell.
L’omofobia è molto diffusa in Russia, dove l’omosessualità è stata considerata un reato fino al 1993 e, come una malattia mentale fino al 1999.

Quinews

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