D’Arrigo: “Con lotta all’evasione recuperabili 80-90 miliardi”

“Il ministero dell’Economia e delle Finanze stima grosso modo l’evasione fiscale a livello di 220-250 miliardi di euro. Si potrebbe stimare che quello che lo Stato potrebbe recuperare da questo imponibile, che viene sottratto al fisco, è intorno agli 80-90 miliardi”. Lo ha detto il generale Cosimo D’Arrigo, comandante generale della Guardia di Finanza, a margine della presentazione del Rapporto annuale 2008 delle Fiamme Gialle.

“Con 80-90 miliardi – ha spiegato il comandante – o anche molto meno potremo superare tranquillamente tutte quante le finanziarie e guardare al futuro con un ottimismo notevole, mentre il Governo potrebbe adottare provvedimenti forti, molto più incisivi di quelli che è in condizioni di adottare per venire incontro alle esigenze dei cittadini e a quelle della Finanza e dei Mercati”.

Sempre secondo i dati resi noti da D’Arrigo, i redditi non dichiarati hanno raggiunto la cifra di 27,5 miliardi di euro, per oltre 6.400 evasori completamente sconosciuti al fisco. I redditi evasi nei loro confronti ammontano a 8,8 miliardi di euro. Nel complesso, l’attività di contrasto all’evasione fiscale delle Fiamme gialle ha portato quest’anno all’accertamento di basi imponibili sottratte a tassazione per 27,5 miliardi di euro e di un’Iva evasa per 4,3 miliardi di euro.

Sono stati, inoltre, rilevate violazioni all’Irap per 19,4 miliardi di euro, pari a quasi il 30% in più di quanto scoperto in tutto il 2007. In sensibile aumento è anche il rendimento dell’attività di contrasto da parte della Guardia di finanza all’evasione e all’elusione fiscale internazionale. In questo specifico settore sono state constate basi imponibili evase per 5,1 miliardi di euro, un ammontare quasi tre volte superiore a quello registrato in tutto il 2007 (1,9 miliardi di euro).
Anche per le frodi fiscali penalmente rilevanti, che hanno portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di quasi 7.400 persone, e’ stato rilevato un aumento dell’Iva evasa tramite emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti peri a 2,3 miliardi di euro superiore del 45 % rispetto a quella scoperta nel 2007.

“Coerentemente con l’atto di indirizzo emanato dal ministro dell’Economia, il piano d’azione del Corpo nel prossimo anno – ha detto D’Arrigo – sarà incentrato su due tradizionali priorità: la lotta all’elusione e all’evasione fiscale e il concorso alla crescita economica del Paese attraverso la tutela della legalità”. D’Arrigo ha anche ricordato che le misure di sostegno del Governo alle famiglie, al lavoro, alle imprese e al sistema produttivo, “realizzate anche mediante la riconfigurazione in funzione anticrisi del Quadro strategico nazionale, richiedono e presuppongono un’attenta azione di vigilanza e controllo della spesa pubblica nazionale e comunitaria per l’utilizzo efficace dei fondi e dei finanziamenti in vista degli scopi cui sono destinati”.

Edgardo Fulgente

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