Satira su Obama, attriti tra Nyp e Nan

 

Non sembra che bastino le scuse ufficiali di Murdoch, presidente di News Corporation, editore del New Yok Post, ai leader dei diritti civili, tra cui il reverendo Al Sharpton, che mirano a bloccare i punti vendita di proprietà di Murdoch a New York.
Le polemiche seguite alla pubblicazione della vignetta di Sean Delonas sul giornale New York Post che ritraeva uno scimpanzé crivellato di colpi e due poliziotti con la pistola fumante che dicono: “si dovrà trovare qualcun altro per scrivere il prossimo pacchetto di stimoli”, all’indomani dell’approvazione del pacchetto di misure anticrisi, non sembrano placcarsi, e se lo spunto della vignetta è quello di un fatto accaduto in Connecticut dove venne abbattuto uno scimpanzé impazzito dalla polizia, le accuse di razzismo sono arrivate da più parti.
Il reverendo Al Sharpton in risposta alle scuse di Murdoch ha detto che sono buon gesto, ma non basta, proseguendo su quali garanzie vengono date affinché questo genere di cose non accadano in futuro.
Nel giugno del 2008 il reverendo Al Sharpton ebbe dei contrasti con il giornale New York Post che pubblicava articoli su presunte relazioni finanziarie non corrette, come richiesto per le organizzazioni no profit, come la National Action Network, l’organizzazione di diritti civili fondata da Sharpton nel 1991 a New York; e sempre il giornale sosteneva che diverse aziende, tra cui Anheuser-Busch e Colgate-Palmolive, avessero donato migliaia di dollari sempre all’organizzazione del reverendo per evitare boicottaggio o manifestazioni.

Quinews

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