Il giornale Vaticano: “Dalla finanza islamica idee per la crisi occidentale”

“Dalla finanza islamica proposte e idee per l’Occidente in crisi”. Con questo titolo, il giornale Vaticano, ‘l’Osservatore Romano’ pubblica ampi stralci di un articolo di Loretta Napoleoni e Claudia Segre scritto per la rivista ‘Vita e Pensiero’, dove si evidenzia come i meccanismi alternativi basati sul codice etico della Sharia possano essere una ricetta valida per ricostruire la fiducia verso il sistema bancaria.

Le banche islamiche, è scritto nell’articolo, rifiutano di utilizzare l’interesse sia come variabile pura, applicata ai crediti, sia come parte integrante di altre operazioni. La religione proibisce la ‘riba’ l’interesse caricato da chi presta denaro e l’uso dei soldi come prodotto in se’, per generare piu’ soldi.

I soldi sono mezzi o strumento produttivo, ed è questo il principio, sottolinea il giornale del Vaticano, applicato nelle obbligazioni cosidette sukuk, ovvero collegate a investimenbti reali e mai speculativi.

“Pensiamo – concludono le autrici dell’articolo – che la finanza islamica potra’ contribuire alla rifondazione di nuove regole per la finanza occidentale visto che stiamo attraversando una crisi che, superati gli iniziali problemi della liquidita’, ora e’ diventata una crisi di fiducia verso il sistema. Il sistema bancario internazionale ha bisogno di strumenti che riportino al centro l’etica del business, strumenti che permettano di raccogliere liquidita’ e aiutare a ricostruire la reputazione d un modello capitalistico che ha fallito”.

Quinews

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